L’invecchiamento attivo viene definito dall’OMS come “il processo di ottimizzazione delle opportunità di salute, partecipazione e sicurezza per migliorare la qualità della vita delle persone che invecchiano”. L’obiettivo dell’invecchiamento attivo è quindi quello di superare la visione dell’età anziana come una fase passiva dell’esistenza, caratterizzata da bisogni di assistenza e marginalità sociale.

Che cos’è l’invecchiamento?

L’invecchiamento è un processo evolutivo progressivo e universale: un cambiamento fisico, psicologico e biologico che inizia intorno ai 30 anni.
Spesso, tuttavia, viene vissuto in modo negativo perché abbinato al concetto di senescenza e quindi al decadimento delle funzioni fisiologiche e cognitive.

Il modo di invecchiare dipende dal corredo genetico di ognuno e anche da un insieme di fattori, come lo stile di vita, l’attività fisica e le abitudini alimentari.

Proprio per questo, in occasione della giornata regionale piemontese dell’invecchiamento attivo, che decorre il 22 aprile, il team di esperti della terza età di Orpea Italia ha condiviso alcuni consigli sugli stili di vita, le buone abitudini e i suggerimenti da promuovere per invecchiare in salute e continuare a partecipare attivamente alla vita sociale all’interno della propria comunità.

I nostri consigli per un invecchiamento attivo

“Si tratta di un tema di grande attualità: se da un punto di vista storico-culturale e sociale l’aumento dell’aspettativa media di vita è uno dei successi umani più rilevanti, dall’altra parte è necessario che tutti cooperino per trovare le giuste modalità per fornire risposte adeguate ai bisogni specifici di questa fascia di popolazione.

L’obiettivo e il principio fondante di Orpea non è solo quello di prendersi cura della terza età con amore e competenza ma anche quello di fornire ad anziani, famigliari e caregivers strumenti e consigli volti a favorire la crescita personale di queste persone, valorizzandone le capacità, le esperienze di vita e l’utilità sociale” sostiene la Dottoressa Alessandra Rosselli, direttore sanitario di Casa Mia Borgaro.

Il lavoro della dottoressa è stato accompagnato da quello dei colleghi Mariateresa Catalano, Dietista e Responsabile del Servizio di Ristorazione di Orpea Italia, Emanuela Piana, Psicologa presso la Residenza Arcadia di Belgirate (VB)e Federico Altamore, fisioterapista presso la Residenza Richelmy di Torino.

Esploriamo insieme i suggerimenti per un invecchiamento attivo.

1 – Alimentazione sana e idratazione

Alimentazione sana e idratazione sono i principali alleati della giovinezza e sono fondamentali per garantire il corretto funzionamento di mente e corpo.

Come comportarsi?

  • Sostituire i grassi saturi (es. derivati animali) con gli insaturi (es. olii vegetali)
  • Mangiare cibi che contengano omega-3 (es. pesce, verdure a foglia larga, noci, mandorle)
  • Ridurre l’apporto di sale
  • Prediligere cibi che contengano antiossidanti (es. pomodori, kiwi, mirtilli e frutti di bosco, prugne, melograno)
  • Limitare la caffeina e le bevande alcoliche
  • Bere 8-10 tazze colme di liquidi non zuccherati al giorno, di cui almeno 5 di acqua
  • Via libera ai centrifugati di frutta e verdura: sono dei veri e propri “farmaci naturali” poiché consentono di assumere grandi quantità di frutta e verdura di stagione che, diversamente, non saremo mai in grado di mangiare. Si tratta inoltre di cibi freschi e crudi, quindi al pieno del loro potere energetico e nutritivo. I centrifugati sono anche dei potenti disintossicanti, capaci di attenuare disturbi quali la colite, la cistite o irritazioni dell’apparato gastrointestinale.

2 – Curare il sonno

  • Evitare i sonnellini durante il giorno, soprattutto in prossimità delle ore serali
  • La sera coricarsi a letto quando ci si sente stanchi e si sente il bisogno di dormire
  • Cercare di mantenere degli orari regolari e costanti
  • Rendere la camera da letto confortevole e rilassante
  • Cercare di non guardare la TV a letto e limitare l’utilizzo di computer e tablet prima di andare a dormire

3 – Mantenere il cervello allenato

Mantenere il cervello allenato per aumentare la propria “riserva cognitiva”:

  • Affiancare alle proprie abitudini e routine quotidiane idee e attività nuove, anche sfidanti: non è mai troppo tardi per imparare
  • Leggere, fare le parole crociate, scrivere appunti e ricordi
  • Guardare il calendario usandolo per programmare il proprio futuro
  • Giocare a carte, dama, scacchi e giochi di società in generale
  • Tenersi al passo con l’informazione

4 – Fare attività fisica

Fare attività fisica, meglio se in compagnia, migliora forza muscolare, resistenza fisica, flessibilità e mobilità. Inoltre favorisce la riduzione dello stress, il compenso della pressione arteriosa e dei disturbi metabolici.

Consigliamo di iniziare la giornata con semplici esercizi di riscaldamento muscolare appena alzati:

  • lente circonduzioni di spalle, capo, polsi e caviglie
  • da seduti sul letto piegare e stendere alternatamente le gambe, seduti con le mani sulle ginocchia incurvare e distendere il dorso e la parte lombare della colonna vertebrale
  • con le braccia stese in avanti aprire e chiudere le dita delle mani)

È importante ridurre il più possibile il tempo che si trascorre seduti:

  • Iscriversi a corsi e terapie di gruppo (kinesiterapia, geromotricità, acquagym, ginnastica dolce, pilates)
  • Camminare almeno due volte a settimana e per almeno 30 minuti ogni volta, preferibilmente nel verde.

5 – Coltivare le relazioni sociali

  • Mantenere e frequentare, con costanza, un gruppo di amici e/o familiari
  • Essere coinvolti nella propria comunità (anche religiosa)
  • Essere informati sulla rete territoriale di centri e aggregazioni in cui conoscere nuove persone che possano diventare nuovi amici con cui condividere hobby e interessi
  • Partecipare a progetti di volontariato
  • Dedicarsi ad animali da compagnia e prendersi cura di piante e giardini: l’”accudire” aiuta a star bene

6 – Prendersi cura di sé stessi: corpo e spirito

  • Aumentare la cura e la valorizzazione della propria persona, seguendo corsi (anche personalizzati) di make-up e partecipando a gruppi con estetiste e parrucchiere. Sapersi truccare e pettinare da soli, oltre ad aumentare l’autostima, migliora e rinforza muscoli/articolazioni
  • Dedicare tempo ai più giovani come bambini e nipoti. Lo scambio intergenerazionale è di grande insegnamento e di grande valore emotivo per tutte le generazioni coinvolte
  • Se si affrontano giornate o momenti negativi dedicarsi alle proprie attività preferite oppure concedersi un momento di rilassamento: assumere una posizione comoda, chiudere gli occhi e respirare profondamente concentrandosi su “qualcosa” che fa stare bene (un’immagine del mare, il fiume che scorre, un paesaggio innevato)
  • Prendere, idealmente, una valigia, metterci dentro “gli ingredienti della vita” e regalarli ad un giovane. E’ un’eredità preziosa.

Promuovere la cultura dell’invecchiamento attivo per tutti gli individui è di estremo beneficio per gli anziani ma anche per la comunità tutta.
Da un lato gli anziani possono contare su una maggiore possibilità di vivere a lungo, sani e in autonomia e di ammalarsi o di vivere condizioni di disabilità in età molto avanzata.
Dall’altro le nuove generazioni possono beneficiare della condivisione delle esperienze da parte di persone che ancora hanno molto da raccontare e tramandare.
Non da ultimo, è utile sottolineare il risparmio di risorse per l’intera comunità grazie a minori accessi ospedalieri, assistenza domiciliare e utilizzo di presidi medici.

Grazie alle equipe multidisciplinari delle nostre Residenze per Anziani, ci impegniamo ogni giorno per migliorare la qualità della vita dei nostri Ospiti con attività che favoriscano il loro benessere psico-fisico e relazionale, attraverso iniziative che promuovano una vita attiva e stimolante.